Recensione La grande seduzione
Dettagli prodotto
ASIN: B01N53G4F3
Editore: Autopubblicato (7 novembre 2016)
Lingua: Italiano
Copertina rigida: 116 pagine
ISBN-13: 979-1220011198
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Cenni sull’autore
Giuseppe Domenico Anastasi, nasce a Messina il 21 giugno del 1978. Autodidatta e libero da ogni schema preordinato, dedica i primi trenta della vita a scrivere romanzi gialli, poesie, trattati, novelle, ma senza pubblicare, soprattutto per manie di perfezionismo. Tenore presso il coro della Cappella di Santa Maria Assunta, presso il Duomo di Messina. Autore autoprodotto del poema epico/religioso La Grande Seduzione, cantica in versi endecasillabi sulla creazione degli angeli e la caduta di Lucifero.
La Grande Seduzione riesce a colmare uno dei più inspiegabili vuoti letterari di tutti i tempi, rendendo accessibile anche grazie a guide alla lettura e immagini a china originali, create appositamente per l’opera, il proto-dramma delle tre religioni monoteistiche principali del globo, ovvero la creazione degli angeli, la lotta fra gli schieramenti guidati da Lucifero e Michele, la capitolazione dei futuri demoni e la caduta di Lucifero stesso.
Sinossi ufficiale
La grande Seduzione è un poema scritto da Giuseppe Anastasi, pubblicato nel 2016. Narra le vicende del paradiso antecedente ad Adamo ed Eva, dalla creazione degli angeli alla caduta di Lucifero per spiegare la natura del peccato. Il testo è corredato da dieci tavole a china realizzate appositamente dall’illustratrice Giada Bognolo e le guide alla lettura della curatrice Assunta Spiegapié.
La prima seduzione di questo insolito scritto è facilmente individuabile nella musicalità dei versi che, seguendo un’accentazione dantesca, ma in un italiano più accessibile dell’arcaico volgare, guida il lettore al senso delle parole mediante il loro suono, almeno inizialmente.
I primi tre canti, fortemente descrittivi e solenni, cioè le schiere angeliche, la trinità divina e il paradiso obbligano il lettore a visualizzare prima possibile personaggi e scenario: si ha come l’impressione che durante la lettura dei bagliori illuminino le scene che il lettore riesce a mettere a fuoco, per poi lasciare il posto a sei successivi canti spiccatamente narrativi e addirittura avvincenti, con colpi di scena e suspense.
Qualsiasi sia l’esatta descrizione o definizione de La Grande Seduzione, viene da domandarsi perché chi vi si accosta, non superando i primi tre canti, la definisca complessa e difficilmente accessibile, ma chi la legge per intero chieda di leggere addirittura l’eventuale seguito.
Recensione
Il libro “La Grande Seduzione” è un’opera senza eguali! Una sorprendente e piacevole ventata di “aria nuova”. Si tratta di un poema strutturato in versi endecasillabi, con un linguaggio cinquecentesco ricco di vocaboli dotti e ricercati. L’autore, Anastasi, conia addirittura un nuovo termine, il “proto-dramma”, per esprimere al meglio l’archè del poema, ovvero il primo evento tragico nella storia dell’esistenza, cioè la ribellione di Lucifero.
I primi tre canti hanno un fine descrittivo e evocativo, mentre i successivi sono prettamente narrativi. In essi, si narra la creazione del paradiso pre-adamitico da parte di Dio, la cui struttura non viene esplicitata al 100% per lasciare ampia libertà creativa al lettore. Verosimilmente, la struttura del paradiso è intensa come un grande teatro circolare, in cui alcune montagne sono in continuo movimento circolare e cerchio dopo cerchio, in “gara” fra loro si innalzano sempre più definendo la zona ancestrale sempre più vasta e come una serie di corone circolari sovrastanti, danno vita al “teatro”.
Non è visibile il confine delle montagne, perché la neve che si trova su di esse riluce della luce di Dio, impedendo così la visione del limite. Il cielo è di un blu cobalto, e la prima cerchia di montagne è caratterizzata da colossali sorgive di acque sgorganti da rocce. Le sorgive delle montagne hanno forma di teste di animali. L’acqua che sgorga dalle teste degli animali crea fiumi e laghi, che vanno verso un mare rotondo che raccoglie le acque sorgive.
Inoltre, leggeremo di come Dio crei il suo confine e dia vita a 108 Angeli, che raggiunti dalla sapienza di Dio cominciano il loro moto. I primi 9 Angeli sono così divisi: uno rimane immobile più in alto di tutti (Lucifero), sette ruotano attorno alla sfera di luce (Dio non ancora manifesto nella trinità) delineando orbite intrecciate tra loro, mentre un altro è Michele, che va a richiamare e “creare”: 9 Cherubini, 10 Troni, 11 Dominazioni, 12 Virtù, 13 Podestà, 14 Principati, 15 Arcangeli e 16 Angeli. Michele, serafino, per grande atto di umiltà si schiera con gli arcangeli.
Lucifero, invece, posto più in alto di tutti come un Serafino come Michele, ha il primo moto di orgoglio. Egli è invidioso della capacità di Dio di creare la vita, colmo di questa avida bramosia di potere, si reca al cospetto di Dio, ma proprio durante questo suo “viaggio” nota che Dio sta creando e manifestando la trinità.
Lucifero, travolto dalla collera, dà vita alla sua trinità malvagia, compiendo un gesto osceno e diventando triplice: Dragone, Anticristo e Falso Profeta. Successivamente, Lucifero si scaglia contro la creazione manifesta di Dio, rappresentata da Gesù, ma viene fermato da Michele, dando così inizio alla prima lotta tra bene e male.
Per scoprire come si evolverà questa “immortale” battaglia e quali eventi ne seguiranno, non esitate ad acquistare il libro. Buona lettura!
Marco Schifilliti
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