LACERTI DI LETTURE DI CARMELO CELONA

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Cosa sono i lacerti di lettura?
  • sono i passi essenziali di una narrazione scomposta;
  • la lettura di un opera  senza narrazione;
  • un linguaggio immediato per raccontare il senso dei libri ;
  • un meta linguaggio fatto di “Icasticismi di un viaggio”, di quel viaggio che compiamo ogni volta che leggiamo un libro;
  • un discorso frammentato fatto di  istantanee di frasi;
  • un modo per disgiungere la narrazione, di rompere il filo che tiene l’opera letteraria, per trarne altri sensi e altri significati;
  • una sorta di riciclaggio per ottenere altre funzioni, altre materie prime, non concepite in origine;
  • l’uso di parti del libro per altri scopi;
  • la conduzione del libro da parte del lettore invece che da parte dell’autore;
  • un modo di leggere un libro trasformando le metafore usate dall'autore,  in immagini icastiche che ne rappresentino un senso aperto, dove il lettore può metterci più liberamente le sue emozioni;
  •  una lettura non dialettica, ma enciclopedica, nel senso che si procede come quando si legge un’enciclopedia. Un’enciclopedia della cultura delle emozioni e dei pensieri. Dove la scelta dei lemmi la fa l’autore il quale durante la sua narrazione, con le sue metafore, con le sue riflessione, segnala, sottolinea, indica le voci da approfondire;
  • una scelta di frasi che non ha ordine, casuale;
  • frasi che, in termini linguistici, sono distribuzionali e non si possono collegare ne integrare, sono uniche e non riferibili a schemi precisi;
  • l’elencazioni di brani selezionati attraverso i quali l’opera e il suo autore comunicano con il lettore con un gruppo di frasi, senza che queste vengano riportate  nella linea  di un discorso compiuto: comunicando  non un nesso, ma un senso;
  • non sono un racconto attraverso delle frasi, ma frasi che fanno un racconto, che è un racconto altro da se, un racconto diverso da quello narrato dall'autore;
  • un altro racconto fatto con le parole e i pensieri dell’autore stesso. Un racconto aperto dove il lettore può egli stesso narrarsi una sua storia;
  • alcune tessere prese da un quadro e posizionate nel supporto della nostra esperienza cognitiva  per formare altre immagini e costruire la silhouette di altri infiniti quadri. Dando la possibilità al lettore di realizzare lui un suo racconto interiore avvalendosi di quelle tessere selezionate;
  • brani che evocano suggestioni, ambientazioni, emozioni, immagini, utili ad ognuno per mettere a fuoco la sua immaginazione. Collegando questi brani ognuno a suo modo, ognuno costruisce il suo romanzo;
  • frasi, lemmi, argomenti, riflessioni, metaforizzate dall'autore, che sviluppano un altro loro casuale senso, diverso dall'originale che prende una strada narrativa propria il cui recapito sarà quello cui giunge autonomamente ogni lettore e non quello voluto dall'autore;
  • discorsi con i quali la storia da cui sono tratte, non viene riferita. Solo dopo che il lettore ha immaginato ed ha costruito una propria storia, in calce, viene indicato il titolo del libro e l’autore.  Sicché, qualora chi legge fosse sufficientemente incuriosito, potrà approfondire la lettura, e confrontando la  sua storia con quella  dell’autore, trarre ulteriore profitto letterario dalla retrospettiva comparazione;
  • la successione suggestiva e arbitraria di frasi tratte da un libro;
  • un viaggio dentro il senso profondo dei libri, nelle frasi, nelle metafore, nelle espressioni più emozionali, negli strumenti di base dei quali si serve lo scrittore per comunicare;
Chi seleziona i lacerti è come colui  che dopo aver curato, pasciuto, allevato, rinforzato a sufficienza un uccello lo invita al volo. Ad un volo libero dove sarà l’animale a stabilire la quota, la durata, la velocità, la planata, la frequenza del battito delle ali, l’intensità e la meta, in base alle sue caratteristiche aereo dinamiche e alle condizioni climatiche. Carmelo Celona