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    Recensione La via più facile

    Un romanzo sul confine tra vita e morte, cuore e coscienza

    recensione la via più facile

    Recensione La via più facile

    Chi è Steven Amsterdam?

    recensione la via più facile
    Steven Amsterdam – Fonte dell’immagine fotografica: stevenamsterdam.com

    Steven Amsterdam è uno scrittore e infermiere palliativista nato a New York City e residente a Melbourne dal 2003. La sua esperienza nelle cure di fine vita si intreccia profondamente con la narrativa che propone. Dopo un passato da editor cartografico, assistente di produzione e pasticcere, ha conquistato la scena letteraria internazionale con romanzi tradotti in diverse lingue. I suoi libri sono apparsi su riviste come The Age, The Monthly, Salon, e The Virginia Quarterly Review. Il suo romanzo d’esordio, Things We Didn’t See Coming, ha vinto il The Age Book of the Year ed è stato selezionato per il Guardian First Book Award.

    What the Family Needed ha ottenuto candidature per premi come l’International IMPAC Prize. La via più facile (The Easy Way Out) è uno de libri, pubblicato anche in Italia.

    Fonte della biografia e dell’immagine fotografica: stevenamsterdam.com

    Qual è la trama del libro “La via più facile” dello scrittore Steven Amsterdam?

    Evan è un giovane infermiere che lavora in un reparto speciale, dove pazienti terminali scelgono consapevolmente il momento della loro morte. In maniera legale, lucida e protetta. Evan somministra quel “cocktail” finale che sancisce l’ultimo atto di una vita. Solo sua madre Viv conosce il suo vero lavoro, ma anche lei ignora molti lati oscuri del figlio.

    Cosa succede quando le regole diventano più strette della coscienza?
    Evan comincia a vacillare. Paziente dopo paziente, la linea tra professionalità e turbamento personale si fa sottile. In un ambiente dove ogni gesto è protocollato, registrato e controllato, Evan scopre che la via più facile… potrebbe essere la più difficile da seguire.

    Di cosa parla il libro “La via più facile” dell’autore Steven Amsterdam?

    Una lettura che tocca corde profonde. Emozioni in superficie, coscienza in conflitto

    La via più facile è molto più di un libro sull’eutanasia. È un viaggio sensoriale e morale dentro l’anima di un uomo che si trova davanti a scelte impossibili. Il lettore viene immerso in una realtà cruda ma raccontata con delicatezza, dove il dolore non è mai spettacolarizzato ma accompagnato con rispetto.

    Immagini nitide e a volte disturbanti, una telecamera accesa, il bicchiere tra le mani, un corpo che si spegne. Dialoghi taglienti, silenzi pesanti e non detti che risuonano più delle parole. Tensioni, pelle d’oca, cuore che si stringe, una narrazione che si avverte anche fisicamente.

    Non solo eutanasia: amore, famiglia, scelte

    Evan non è un eroe. È un uomo fragile, diviso, pieno di dubbi. È questo che lo rende umano, vero. La sua relazione con Viv, madre ironica e profonda, è uno dei cardini emotivi del romanzo. Mentre la morte fa da sfondo, emergono temi universali: il peso della responsabilità, la difficoltà di scegliere, il coraggio di restare.

    “È giusto seguire la mente o lasciarsi guidare dal cuore?”
    Questo romanzo INVITA a porci la domanda.

    Perché leggere “La via più facile” di Steven Amsterdam?

     Se ami i romanzi intensi e riflessivi, se ti affascinano le storie ai margini della vita, se cerchi una lettura che emoziona, fa discutere e resta dentro, “La via più facile” è un libro che spiazza, commuove, e infine accarezza. In un mondo dove tutto sembra meccanico, Steven Amsterdam ci ricorda quanto siano delicati e irripetibili i gesti d’amore, anche quando parlano di morte.

    Alessandra Rinaldi

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