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Novo Stil Sommo Poesia Una carezza di Giuseppe Anastasi

Premiata a Rende, “Una Carezza” è una poesia facente parte della silloge “Il Violino d’Argento”. Colgo infine l’occasione per ringraziare gli ormai membri della pagina Giuseppe Anastasi Poeta, per la stima e l’affetto che tanto mi sostengono nella mia attività artistica.

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Novo Stil Sommo Poesia Una Carezza di Giuseppe Anastasi

Novo Stil Sommo Poesia “Una carezza” di Giuseppe Anastasi

UNA CAREZZA

Corrosa dal tarlo dell’insania
giunta al declino è la mia mente
e confusa da lancinante smania,
pretende d’essere onnisciente:
nel verdeggiante mistico Parnaso
si compie del verso lo scempio,
giacché ogni pascolo è stato invaso
da turpiloquio e suono empio.
Navighiamo mari che tanto scuri
non s’erano nemmeno immaginati,
flutti di pattume e idrocarburi,
da miasmi in tempesta increspati.
Despota regnante ed indiscusso
si concreta in ogni umana attività
quello che oramai non è più un lusso,
cioè l’agire nell’illogicità.
Per la lotta fra valori agonizzanti
si impiega qualsiasi conoscenza
e mezzo o gesto incentivanti
la frammentazione della coscienza,
poiché nel marasma informativo
e nel plagio ad esso conseguente,
si persegue un unico obiettivo:
sostenere una verità apparente.
Nel rimirar la bieca pantomima
di cotante becere vicende,
la tolleranza presto si sublima
e al disgusto supremo s’arrende,
consentendo solamente di ambire
a quell’istante di grazia assoluta,
che liberante possa scaturire
da tenera carezza sconosciuta.
Messina, 26 luglio 2007

Novo Stil Sommo. Sinossi della poesia “Una Carezza” di Giuseppe Anastasi Poeta

In questa mia mente, ormai consumata dal tormento dell’irrazionalità e giunta al tramonto della sua chiarezza, si agita un desiderio bruciante di sapere assoluto. Ma nel sacro giardino del Parnaso, dove un tempo fioriva la poesia, ora regna il caos, con parole crude e suoni sacrileghi che hanno corrotto ogni angolo di bellezza.

Navigo in mari oscuri, più tenebrosi di quanto avessi mai potuto immaginare, inquinati da rifiuti e petrolio, increspando le onde con odori nauseabondi. In ogni aspetto della vita umana, domina un despota: l’irrazionalità, che non è più un lusso, ma una norma.

In una lotta disperata tra valori morenti, ogni forma di sapere, ogni azione o gesto, sembra alimentare la frammentazione della nostra coscienza. Siamo sommersi da un mare di informazioni ingannevoli, dove l’unico scopo sembra essere il sostegno di una verità solo apparente.

Guardando questa triste commedia di eventi volgari, la mia tolleranza si dissolve, lasciando spazio a un disgusto profondo. Tutto ciò che rimane è il desiderio di un momento di pura grazia, una liberazione che potrebbe nascere solo da una tenera carezza, dolce e sconosciuta.

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Guarda anche la video poesia di “Una Carezza” di Giuseppe Anastasi

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