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    Recensione Quattordici spine

    La prima indagine dell'ispettore Traversa in Sicilia

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    Chi è Rosario Russo?

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    Rosario Russo

    Rosario Russo (1986) è uno scrittore siciliano che vive e lavora ad Acireale. Laureato in Lettere e Filosofia e appassionato di Storia, ha conseguito successi in numerosi premi letterari, presentando racconti di vario genere. Nel 2012 ha esordito con Il Martirio del Bagolaro, romanzo storico ambientato ad Acireale nel 1862.

     

    Qual è la trama del libro Quattordici spine?

    Acireale, Sicilia. Un efferato delitto sconvolge l’abulica routine quotidiana: Don Mario Spina, canonico della basilica di San Pietro, viene ritrovato senza vita all’interno della sacrestia, ucciso con decine di colpi d’arma da taglio. Inoltre, da un’antica credenza sono state trafugate le spoglie del maggiore artista locale, Paolo Vasta.

    L’ispettore di polizia Luigi Traversa, da poco arrivato dal Veneto, si ritrova a indagare su un delitto a tratti inspiegabile. Chi è stato a compiere quell’orrendo crimine? E quale misterioso passato nasconde il poliziotto, giunto all’improvviso in città? Quattordici giorni serviranno a Traversa per risolvere il caso, togliendo una spina alla volta da quel pericoloso fico d’India tutto siciliano che, una volta ripulito, mostrerà all’ispettore la terrificante verità.

    Di cosa parla il libro Quattordici spine?

    La vicenda in questione mi ha conquistato fin dai primissimi capitoli. In particolare, il commissario di polizia Luigi Traversa emana un’indole estremamente burbera e caparbia, nascondendo gelosamente le proprie fragilità dietro una maschera intrisa di pregnante durezza. Tuttavia, il suo vissuto deleterio lo segna inesorabilmente da mesi, ed è difficile per lui sfuggire dal passato. Traversa si troverà alle prese con un iniziale e macabro omicidio: quello di Don Mario Spina, parroco della Basilica di San Pietro e religioso ben voluto dall’intera comunità parrocchiale.

    Ma cosa si cela dietro l’apparente e tranquilla atmosfera paesana, madida di una spregevole piaga omertosa? Luigi, insieme al suo fidato collaboratore Lorefice, indagherà scrupolosamente e ininterrottamente per quattordici fatidici giorni. Durante l’indagine, tra inganni, depistaggi e ulteriori inopinati omicidi, ogni nodo arriverà al pettine, ogni pungente spina verrà magistralmente estratta da quel malioso frutto dal color vermiglio-arancio, che come la mia amata terra d’origine, possiede un’inestimabile e sfaccettata bellezza d’altri tempi.

    Tuttavia, come un infausto frutto peccaminoso, avvelena incessantemente chi vuole drasticamente espiantarlo dalla propria badiale e primordiale natura. Infine, il passato tanto temuto tornerà a bussare nella travagliata esistenza del nostro commissario, sconvolgendo il lettore e dando vita a un incontrollabile dinamismo incalzante, coinvolgendolo autoritariamente nell’intera esiziale circostanza, che giungerà congenialmente a un epilogo inopinabile.

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    Marika Mendolia

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    Approfondisci con questo video registrato in occasione del “Parnaso Siculo Book Fest”.  “Effetti Collaterali ” e “Quattordici spine” di Rosario Russo

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