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    Recensione La cuoca

    Storia di un terremoto

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    Chi è Luana Troncanetti?

    Recensione La cuoca
    Luana Troncanetti

    Luana Troncanetti, nata a Roma nel 1970, Luana Troncanetti ama spaziare dalla scrittura ironica al noir. Ex blogger, articolista e copywriter, ha curato una rubrica di recensioni di libri per bambini per genitoricrescono.com e collaborato con Zebuk.it. Falsa cinica e misantropa a scopo preventivo, detesta i cuoricini (capziosi), l’iper punteggiatura e chi le cinguetta addosso “Amica!!!” dopo trenta secondi di frequentazione.

    Adora leggere, da bimba sognava di dipingere, si è ritrovata a raccontare storie e deve ancora capire il perché.

    Qual è la trama del libro La Cuoca?

    Nel 1997 il terremoto mette di nuovo in ginocchio l’Appennino umbro-marchigiano. Nunzia finisce sotto le macerie, un ragazzo la salva e poi sparisce. È vecchia, ferita, certa di essere prossima alla morte, sicura che soltanto lui potrà assolverla da ogni colpa.
    Clara è una cardiologa, l’anziana cuoca le chiede di rintracciare il suo salvatore, tutto ciò che può dirle di lui è che si chiama Fausto e ha gli occhi azzurri.

    La dottoressa si aggira per un pomeriggio fra gli scavi alla ricerca di un fantasma, Nunzia resta in ospedale a ricordare stralci del suo passato e a proteggere – con il suo affetto pratico – una ragazza in travaglio dall’incuria dei medici.
    Nunzia e Clara condividono un segreto da dieci anni, forse non è l’unico. Nella loro memoria c’è Ida, che non credeva in Dio e ha imparato a leggere rubando i libri di scuola ai fratelli. Il sorriso di Rina, che da bracciante è diventata maestra.

    Rosa, che non sapeva brillare di luce propria né donare amore. Benedetta, che se n’è andata via troppo presto come Marianna.
    Sei amiche legate da un patto di sorellanza, hanno assaggiato il sapore della vendetta, quello della carne proibita e dell’invidia, frainteso l’amore, superato ostacoli più per ostinazione che per coraggio. Si sono salvate tenendosi per mano in questa storia di orchi e guerre, di muri e vite che si sbriciolano di colpo. La felicità, nel premio della sua furia evanescente, è stata una conquista tutta loro.

    Di cosa parla il libro La cuoca?

    La lettura mi ha conquistata emotivamente: l’autrice ha saputo trasportarmi in una realtà dolorosamente avvinghiante e funerea, in cui la natura, madre amorevole del genere umano, diventa spesso generatrice di calamitosi castighi universali che segnano intimamente i vari personaggi all’interno della storia. La protagonista principale è una donna caratterizzata da un’immensa forza e generosità d’animo, una figura d’altri tempi che la vita ha continuamente messo drasticamente alla prova.

    Veniamo guidati in una vicenda alquanto delicatamente sensibilizzata: il corpo esanime di Nunzia, la protagonista, viene ritrovato sotto le macerie da un giovane che la soccorre e poi improvvisamente scompare nel nulla, senza lasciare tracce. Nunzia viene portata d’emergenza in ospedale, ed è qui che incontra Clara, un’affermata cardiologa; tra le due donne coesiste da anni un profondo legame viscerale. Nunzia rappresenta per Clara una seconda madre, una sorta di ancora emozionale indelebile ed inaffondabile.

    L’anziana cuoca chiede alla sua carissima Clara di rintracciare ad ogni costo il proprio salvatore, basandosi su alcuni scarni indizi, come il nome dell’uomo e l’intenso colore dei suoi occhi. La dottoressa si mobilita alla ricerca di questo sconosciuto salvatore per rendere omaggio al desiderio più profondo della sua carissima Nunzia. La vicenda prosegue empaticamente, ponendoci di fronte ad un tragico ed immane destino esistenziale. Veniamo a conoscenza del profondo legame che unisce intensamente le donne presenti all’interno della narrazione, un racconto che cela inconfessabili e remoti segreti.

    La vita a volte ci pone di fronte ad una brusca e deleteria realtà dei fatti che ci segnerà acutamente per tutta la nostra intera esistenza… Ciò è quello che accade a Nunzia, che al limite delle proprie forze, decide di liberarsi di quel dardo velenoso che la turba assiduamente.

    Tradimenti, vendette e fraintendimenti costituiscono ineliminabili elementi alla base di questa acuta vicissitudine, dal retrogusto agrodolce. Si tratta di un amore passato, a tratti innocente, un sentimento puro e viscerale, un segreto racchiuso da un timido bacio. Nunzia ci prende per mano e ci accompagna nei meandri più nascosti del suo animo, mostrandosi per ciò che è realmente: una donna dall’esistenza travagliata, ma dal cuore puro ed immensamente generoso. Si tratta di un personaggio che rimarrà magicamente scolpito nel cuore di ogni lettore.

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    Marika Mendolia

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