Recensione Le origini traumatiche della tossicodipendenza
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Editore : Kimerik (30 marzo 2021)
Copertina rigida : 146 pagine
ISBN-10 : 8855167251
ISBN-13 : 978-8855167253
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Biografia
Antimo Navarra, nato nel 1980. Si laurea in Psicologia presso l’Università degli studi G. Marconi di Roma. Attore e conduttore di Classi di Esercizi di Bioenergetica, frequenta l’Istituto Italiano di Formazione in Analisi Bioenergetica (IIFAB). Lavora in diverse produzioni teatrali e cinematografiche.
Dal 2009 collabora con la compagnia Mutamenti e il Teatro Civico 14 di Caserta. Da febbraio 2019 svolge il tirocinio post-lauream presso il Dipartimento Dipendenze Patologiche ASL di Caserta, U.O.C. SER. D di Marcianise (Ce).
Fonte biografia: nepedizioni.com
Sinossi ufficiale
Antimo Navarra in questo saggio espone in maniera chiara e analitica le correlazioni tra tossicodipendenza ed eventi traumatici, smantellando stereotipi e false credenze sull’abuso di droghe. A sostegno della sua tesi vi sono, infatti, autorevoli studi scientifici.
Recensione
Antimo Navarra è un psicologo e attore, un professionista che non solo studia gli stati d’animo altrui, ma li fa propri. Li indossa, li fa arrivare sotto pelle per interpretarli. È un professionista. Il libro in questione mi ha stupito perché lo credevo una raccolta di maniacali racconti e resoconti di clienti e pazienti, ma è tutt’altro. Il testo è diviso in tre capitoli, e questi sono suddivisi in paragrafi esplicativi con statistiche e chiarimenti di accademici riguardo alla tossicodipendenza, un argomento sempre attuale.
Ciò su cui si scaglia Antimo è l’opinione, ammettiamolo razzista, che il tossicodipendente sia un soggetto immorale. In verità, il più delle volte sono soggetti di sensibilità elevata che cercano una sorta di terapia rapida ai mali che con la globalizzazione si sono accentuati.
Si deve essere sempre sprint e performanti nella società dell’immagine, e ciò può portare a un senso di alienazione, stress da prestazione, ecc…
Non dimentica, anzi il titolo lo annuncia, che queste ansie spesso sono provate da chi in età infantile o adulta ha subito un trauma. Il trauma è qualcosa che si subisce o a cui si assiste impotenti. A livello cerebrale, apporta delle modifiche negative come il rallentamento dell’apprendimento, la minore memoria e l’alterazione dell’umore.
Il soggetto, ormai contaminato dall’accaduto, cerca di risollevarsi affidandosi a sostanze come droga, alcol o medicinali, che possano fornirgli sollievo. Il problema maggiore è l’addiction, ovvero l’assuefazione e la necessità di ricorrervi sempre più spesso, fino a quando l’antidoto non diventa autodistruttivo veleno quotidiano. Uscirne è difficile se nell’ambiente familiare e amicale l’aiuto fornito è nullo o singhiozzante.
Le ricadute diventano infinite, per quanto il tossicodipendente voglia uscirne. Consiglio la lettura perché il testo è semplice e scorrevole e fa passare una mano sulla coscienza a chi giudica facilmente i soggetti tossicodipendenti, che sono troppo spesso autolesionisti in cerca di soccorso.
Marilena Tocci
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