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    Recensione Il segreto del faggio

    I misteri dell'Amiata. Una nuova indagine per Anna Donati

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    Chi è Valeria Sara Papini?

    Recensione Il segreto del faggio
    Valeria Sara Papini

    Valeria Sara Papini vive a Pisa, dove esercita la professione di avvocato. Ha pubblicato per Homo Scrivens le prime due avventure di Anna Donati, entrambe ambientate fra il Monte Amiata, i suoi luoghi e i suoi misteri: L’ultimo sacerdote edito nel 2019, con introduzione di Marco Malvaldi e La notte della follia nel 2020.

     

    Qual è la trama del libro “Il segreto del faggio”?

    Un incubo nel cuore della notte ridesta l’avvocato Anna Donati, e poco dopo una sconcertante telefonata vi fa seguito: il commissario Conti, che tante volte era corso in suo aiuto, è in stato di fermo per aver confessato l’omicidio della sua ex moglie. Qualche giorno dopo, anche l’amica Elvira, manager di successo, confessa un avvelenamento. Tutto sembra ricondurre a una maga, e a un misterioso filtro d’amore. Per difendere i suoi cari, ancora una volta Anna dovrà immergersi fra i misteri dell’Amiata, la Montagna Incantata. La magia della luna, l’incanto del faggio della Contessa, che nasconde vicende nuove e antiche, la coinvolgeranno in un vortice di emozioni: a lei il compito di districarsi fra logica ed esoterismo, opponendo anima e ragione alle suggestioni dell’alchimia.

    Di che parla il romanzo “Il segreto del faggio”

    Il segreto del faggio è il nuovo romanzo di Valeria Sara Papini uscito per la casa editrice Homo Scrivens.

    Il terzo della serie dedicato alle indagini dell’avvocato Anna Donati.

    Eventi delittuosi ai limite dell’impossibile come l’omicidio della ex moglie da parte del suo amico, il commissario Conti ed Elvira, una manager dalla brillante carriera, nonché amica di Anna, accusata di avvelenamento.

    Due situazioni spiazzanti che mettono spalle al muro proprio la protagonista che dovrà aiutare i suoi amici che sembrano ostinati ad ammettere la loro colpevolezza.

    Non sono solo questi gli ingredienti che vanno ad impreziosire una storia già di per se accattivante e piena di intrighi e misteri, ci sono degli strani ritrovamenti sotto l’ombra degli alti faggi, scene da film dell’orrore, il bosco sembra restituire ossa di cadaveri fatti a pezzi e in stato di decomposizione.

    Ma è meglio non svelare più nulla, lasciamo che il lettore venga catturato da una storia che nasconde inquietanti segreti.

    Giallo ed esoterismo diventano un connubio perfetto e alquanto riuscito soprattutto se si avvalgono di un’ambientazione suggestiva come il Monte dell’Amiata, che non è solo un luogo di esplorazione e di lunghe passeggiate, ma è una terra i di leggende, di santi e di profeti, di magia e di superstizione.

    Riti ancestrali e tradizioni popolari sotto l’ombra del vulcano e non mancano le vicende sentimentali piene di romanticismo, l’autrice ci fa rivivere la storia riguardante Gherarda degli Aldobrandeschi, contessa di Cana che si incontrava col suo amato Adalberto, feudatario di Chiusi, ma che il padre della contessa la costrinse a sposarsi il conte Orsini di Pitigliano.

    Amori tormentati, delitti inquietanti e luoghi in cui si respira natura e leggenda per un giallo che viaggia sospeso tra sogno e realtà, l’autrice amalgama al meglio una trama ricca di suspance e colpi di scena che riuscirà a catalizzare l’attenzione del lettore grazie anche ad uno stile di scrittura alquanto fluido.

    Ho molto apprezzato il modo in cui la Papini sia riuscita a caratterizzare tutti i personaggi del romanzo, c’è una chiave psicologica che emerge in ciascuno di loro, questa peculiarità da credibilità allo sviluppo della storia e ai suoi protagonisti che ne saranno croce e delizia, ma che alla fine saranno arbitri indiscussi delle loro stesse sorti.

    Buona lettura!

    Dario Brunetti

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