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    Recensione Il giallo di Ponte Sisto

    Le indagini del libraio Ettore Misericordia

    Recensione Il giallo di Ponte Sisto

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    Chi sono Max e Francesco Morini?

    Recensione Il giallo di Ponte Sisto
    Max e Francesco Morini

    Max e Francesco Morini sono fratelli. Lavorano come autori teatrali e televisivi, dirigono la Scuola di Scrittura “Pensieri e Parole” di Roma. I loro romanzi nascono dalla volontà di unire due grandi passioni: quella per i romanzi polizieschi e quella per la loro città, Roma. La Newton Compton ha pubblicato Nero Caravaggio, Rosso Barocco, Il giallo di Ponte Sisto, Il mistero della casa delle civette e Mozart deve morire.

    Fonte: Newton Compton Editori

    Qual è la trama del libro Il giallo di Ponte Sisto. Le indagini del libraio Ettore Misericordia degli scrittori Max Morini e Francesco Morini?

    Quando un giovane comico, Simone Rossmann, scompare, l’ispettore Ceratti è chiamato a seguire le indagini. Recatosi nell’appartamento del ragazzo, trova un vecchio disco incantato su un grammofono, che ripete la parola “morire”. La voce del disco è quella del divo del varietà del Novecento, Ettore Petrolini. Sembrerebbe una macabra coincidenza, ma le stranezze non sono finite: il palazzo in cui l’appartamento si trova è proprio quello dove aveva vissuto il grande attore romano e l’appartamento è tappezzato da sue immagini, foto e locandine.

    Ceratti convoca allora il suo amico libraio, Ettore Misericordia, chiedendogli come al solito un aiuto nelle indagini. Un caso così intricato, infatti, ha bisogno dell’intuito di qualcuno in grado di immergersi totalmente nella storia di inizio Novecento, senza tralasciare i dettagli più insoliti che potrebbero rivelarsi determinanti.

    Ha così inizio un’indagine rocambolesca, che si addentra nella vita movimentata di Ettore Petrolini, un uomo vissuto quasi un secolo prima. I misteri del passato si intrecciano con quelli del presente dando vita a un’avventura piena di colpi di scena tra palazzi e strade romane.

    Di cosa parla il libro Il giallo di Ponte Sisto. Le indagini del libraio Ettore Misericordia degli autori Max Morini e Francesco Morini?

    Il Giallo di Ponte Sisto è un’altra fatica letteraria dei fratelli Max e Francesco Morini, che riportano in scena la coppia di investigatori Ettore Misericordia e il suo leale collaboratore, Fango. Affiancati, come sempre, dall’Ispettore Ceratti, si trovano alle prese con la misteriosa scomparsa di Simone Rossmann, un giovane comico di straordinario talento. Nell’appartamento del giovane, lasciato vuoto, c’è un grammofono con un disco fermo proprio alla traccia “morire” – una strana coincidenza che spinge i nostri detective a iniziare un’indagine serrata.

    Ma torniamo a quella voce e a quella parola misteriosa scandita nel disco. La voce, per l’appunto, appartiene a uno dei grandi divi del Novecento: Ettore Petrolini.

    Il fascino irresistibile di Roma, con i suoi palazzi antichi, le borgate, le strade e i vicoli, unito alle storie della gente comune, si mescola al mistero. In questo nuovo romanzo dei fratelli Morini, c’è un connubio perfetto di trama ricca di intrighi e colpi di scena che conferisce il giusto e meritato valore a una storia godibile e apprezzabile.

    Sherlock Holmes e Watson sembrano trasferirsi nella Capitale, incarnati nei personaggi del libraio Ettore Misericordia e della sua spalla Fango. Anche nel terzo romanzo, i due sapranno farsi valere con ironia e quel sano umorismo che li contraddistingue.

    Il Giallo di Ponte Sisto si concentra principalmente sulla figura istrionica del grande Ettore Petrolini, noto attore comico, drammaturgo, sceneggiatore e scrittore. Petrolini, pioniere del teatro di varietà, della rivista e dell’avanspettacolo nel Novecento, rappresenta un’importante figura nel panorama dello spettacolo popolare. In Francia, veniva comunemente denominato “feuilleton”, mentre in Italia, se Petrolini ne è stato il pioniere, molti nomi illustri come Rascel e Proietti ne sono stati successori.

    Nei romanzi dei fratelli Morini, l’arte in tutte le sue molteplici forme è un elemento chiave, come già evidenziato nelle loro storie precedenti. In questo caso, la figura di Petrolini diventa la giusta ispirazione per scrivere il loro terzo giallo deduttivo, confermando la capacità dei Morini di deliziare i lettori.

    Dario Brunetti

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