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    Recensione Il compimento è la pioggia

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    Recensione Il compimento è la pioggia

    Chi è Giorgia Lepore?

    Recensione Il compimento è la pioggia
    Giorgia Lepore

    Giorgia Lepore vive a Martina Franca.  Archeologa e storica dell’arte, attualmente insegna Storia dell’arte al liceo Da Vinci di Fasano. L’abitudine al sangue (Fazi 2009) è stato il suo romanzo d’esordio, seguito da I figli sono pezzi di cuore (Edizioni E/O 2015) e da Angelo che sei il mio custode (Edizioni E/O 2016).

    Qual è la trama del libro Il compimento è la pioggia?

    «Le nuvole sono una promessa. L’adempimento è la pioggia» (proverbio arabo). Nella notte di San Nicola, a Bari, c’è stato un omicidio efferato. In una piccola casa bassa del centro storico è stata trovata morta una ragazza di poco più di vent’anni. Il cadavere è squarciato da varie ferite, intorno al corpo martoriato tracce della presenza di bambini: giocattoli, biberon, vestiti.

    I bambini però sembrano scomparsi nel nulla. Sul luogo del delitto arriva l’ispettore Cerri Esposito, seguito dal suo capo, Marinetti, e dall’ispettrice Sara Coen, con la quale Gerri ha un rapporto che si fa sempre più complicato. L’indagine si snoda nell’arco di pochi giorni. Giorni freddissimi, in cui la Puglia e il suo capoluogo vengono investiti da un’insolita nevicata, che alla fine lascerà il posto alla pioggia. Ancora una volta, una storia di infanzia violata. Quell’infanzia che Gerri deve ricostruire e recuperare da qualche parte nei suoi ricordi perduti.

    Di cosa parla il libro Il compimento è la pioggia?

    Un brutale omicidio scuote la città di Bari, precisamente nel Borgo Antico, in una casa vicina al centro storico, dove è stata uccisa una ragazza di vent’anni. La vittima presenta un’evidente ferita da arma da taglio e molte contusioni.

    L’ispettore Gerri Esposito viene chiamato ancora una volta per far luce sul delitto, che inizialmente sembra essere un caso di femminicidio prevedibile e di facile lettura. Tuttavia, l’autrice del romanzo è abile a mescolare e sparigliare completamente le carte, destabilizzando il lettore e anche il protagonista. Infatti, la scena del crimine si rivela molto complessa e a dare supporto a Esposito ci sono l’ispettrice Sara Cohen e il suo capo Marinetti.

    Sul corpo della ragazza vengono rinvenuti oggetti appartenenti a dei bambini e in una cassapanca sono nascosti i figli della povera vittima, Jennifer e Kevin, ancora troppo giovani per assistere a qualcosa di così mostruoso e orrendo. La scena del crimine appartiene ad una pagina strappata dalla loro vita innocente.

    In una Bari dove si festeggia il santo patrono, San Nicola, detto “amante dei forestieri”, si respira soprattutto nella città vecchia l’atmosfera dell’evento, con il tipico sapore dei panzerotti che si diffonde tra i vicoli del borgo antico. L’autrice ricostruisce una storia nera dalle tematiche forti, in una cornice particolarmente suggestiva.

    Il rapporto che si instaura tra Gerri Esposito e Jennifer è delizioso, una sorta di intesa tra una bimba che vuole dire la sua nel mondo degli adulti. Il caso ferisce il protagonista e lo consuma nel profondo del suo animo perché lo riporta al suo passato. L’autrice cita il proverbio arabo “Le nuvole sono una promessa. L’adempimento è la pioggia”, che significa che le promesse fatte ai bambini vanno mantenute e non disattese, proprio come quella fatta da Gerri alla piccola Jennifer di trovare il colpevole, che deve essere trovato.

    Il romanzo della Lepore si presenta ai lettori con spontaneità e immediatezza. Sebbene Esposito sia il protagonista, i veri protagonisti di questa storia sono i bambini, catapultati in una realtà improvvisa in cui ci si può solo nascondere o chiudere gli occhi per non vedere le atrocità che possono accadere nel mondo degli adulti.

    Si tratta di una storia intensa che parla al cuore delle persone, all’animo umano che ha bisogno di pace, proprio come quello scalfito di Gerri e dei piccoli protagonisti. La scrittura è particolarmente limpida, con quel tipico dialetto pugliese che dona autenticità al romanzo.

    Infine, vorrei sottolineare i grandi meriti dell’autrice che ha mantenuto in equilibrio una storia dalle dinamiche articolate, con dei significati alquanto profondi.

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    Dario Brunetti

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