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    Recensione Rose di Capodanno

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    Recensione Rose di Capodanno

    Chi è Caterina Falconi?

    Recensione rose di capodanno
    Caterina Falconi

    Caterina Falconi è laureata in Filosofia. Ha pubblicato due raccolte di racconti, il romanzo Sulla breccia (2009) e, con Simone Gambacorta, Una questione di malafede. Scambio a due voci sulla scrittura creativa (2010). È presente nelle seguenti antologie: Fiocco rosa (2009), Nessuna più (2013), Père-Lachaise. Racconti dalle tombe di Parigi (2014), Toilet Volume 22. Racconti brevi e lunghi a seconda del bisogno (2014). È co-curatrice delle seguenti antologie: L’occasione (2012), La morte nuda (2013), Sogni senza frontiere. Racconti di vita migrante (2013). Numerosi suoi racconti sono pubblicati sulla rivista «Fernandel». Ha collaborato alla stesura delle sceneggiature della seconda serie del cartone animato Carotina Super Bip.

    Fonte: galaadedizioni.com

    Qual è la trama del libro Rose di capodanno?

    Un’operatrice sanitaria viene assassinata in circostanze scabrose e con modalità strambe nel corso di un incontro carnale clandestino sul posto di lavoro. È la vigilia di Capodanno e la Questura di Teramo è a corto di personale. La PM in servizio, un’ultracinquantenne di intenso glamour e raro fiuto investigativo, incarica l’ispettore capo Vera Ferri della conduzione delle indagini. Reduce da una relazione abusiva, la Ferri ravvisa presto nel delitto la mano di uno psicopatico.

    Ad affiancarla nell’inchiesta, l’incantevole ispettore Stella Bellosguardo, appassionata di film horror, e lo psichiatra forense Massimo Dejana, clinico brillante e nerd incallito. Il commissario Mariano Forandola, perdutamente innamorato di Vera e al momento in malattia, collabora dietro le quinte con la sua sostituta. La scena del delitto è una vecchia scuola trasformata in istituto di riabilitazione.

    Un edificio disarmonico, labirintico, che fronteggia la serra monumentale adattata a convento in cui risiedono quattro consacrate decisamente sui generis: le Suore Gertrudine, che non disdegnano la cura di sé.

    Di cosa parla il libro Rose di capodanno?

    Rose di capodanno è il nuovo romanzo dell’abruzzese Caterina Falconi uscito per la casa editrice Vallecchi di Firenze.

    Un thriller in cui si mescola psicologia ed erotismo ne viene fuori una trama originale e dalle molteplici chiavi di lettura. Un’ambientazione alquanto suggestiva per alzare il livello di tensione; una clinica di riabilitazione sarà lo sfondo di una storia morbosa in cui si consuma un inquietante delitto.

    Viene ritrovato il cadavere di Claudia Paladini, un’operatrice sanitaria dell’istituto. L’indagine viene affidata all’ispettrice Vera Ferri, una poliziotta di trent’anni con un passato tormentato nel quale si porta addosso enormi cicatrici. Un abuso di violenza ai tempi dell’università la rende fragile e forte al tempo stesso e cerca di scacciare via gli spettri del passato.

    La protagonista non vuole essere vittima proprio del suo passato, degli incubi che l’hanno tormentata nel corso del tempo e dovrà contrastare e combattere con le sue forze proprio quei mostri che si nascondono nella nostra società.

    In lei subentra una voglia di riscatto che si concretizza in un desiderio di vendetta che impatta nella sua vita professionale, causando delle spigolosità col commissario Mariano Farandola, invaghito della giovane e non sempre corrisposto.

    Altri personaggi andranno ad impreziosire il romanzo: lo psichiatra forense Massimo Dejana, l’ispettore Stella Bellosguardo, una bellezza mozzafiato perdutamente innamorata dei film di genere horror. Ma l’orrore si nasconde dietro le mura della struttura che racchiude segreti inconfessabili e dove il male si cela dietro un bene fatto solo di apparenze.

    Personaggi e luoghi ben messi in risalto dall’autrice che ne evidenzia i suoi lati più oscuri come l’istituto, di cui si prendono cura quattro Suore Gertrudine, dove hanno adattato una serra ad un vero e proprio convento. Luoghi trasformati proprio come i personaggi che sembrano apparire sfuggenti agli occhi del lettore, vestiti di quel finto perbenismo capace di mascherare al meglio il loro lato perverso.

    Gli inquirenti vivono la fine dell’anno con un’indagine complessa che tende a ledere proprio le resistenze dell’ispettrice Vera Ferri, ma la squadra dovrà farsi trovare compatta e pronta alla fatidica resa dei conti con l’assassino.

    Caterina Falconi mette in evidenza la perversione di tipo narcisistica, una patologia che si sviluppa nell’individuo attraverso la sua personalità violenta e sospettosa, che tende a distruggere le persone che lo circondano seminando panico e terrore per avere il controllo totale su di loro. Il narcisista violento tende così a soddisfare il suo bisogno che si concretizza nel possesso e sul dominio delle vittime scelte.

    Rose di capodanno è un thriller al cardiopalma che si avvale di un solido impianto narrativo capace di catalizzare l’attenzione del lettore, non mancheranno contenuti di alto impatto particolarmente suggestivi, capaci di dare forte intensità alla storia.

    Il male nella sua vera essenza diventa forza prevaricatrice, possesso, dominio, elementi imprescindibili per dare nerbo e sostanza a un romanzo costruito alla perfezione attento a cogliere anche le più sottili sfumature attraverso un linguaggio tagliente ed efficace.

    Per gli amanti del buon thriller, eccovi una lettura intensa e avvolgente per concludere assieme ai protagonisti di questa incredibile storia gli ultimi giorni dell’anno.

    Dario Brunetti

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